mercoledì 31 ottobre 2012

sensori per sostanze narcotizzanti, gas soporiferi e narcotici

... ancora sui gas, o meglio le "sostanze" narcotizzanti.



E' passato un bel po' di tempo dal mio ultimo post, ma il lavoro lascia poco spazio.
Parlavamo di sostanze narcotizzanti utilizzate per appesantire il sonno delle vittime di furti in appartamento, come difendersi ??

Una buona soluzione consiste nel procurarsi un sensore elettronico in grado di rilevare e segnalare queste sostanze, ad esempio questo.



Come sceglierlo visto che sul mercato se ne trovano di diversi tipi e marchi, con prezzi molto spesso troppo differenti tra di loro?

La verità è che molto spesso vengono proposti come sensori per sostanze narcotizzanti dei dispositivi che non sono altro che dei normali sensori di gas combustibili, come il metano, propano ecc...

E' pur vero che questi apparecchi, molto abbordabili dal punto di vista del prezzo, sono tecnicamente e virtualmente in grado di rilevare anche sostanze diverse dai gas combustibili, ma quali sostanze ? e soprattutto "in quale concentrazione"?

In pratica troppo spesso si tratta di sensori tarati per rilevare la "soglia di esplosività" di un gas combustibile, che ad esempio per il Metano è pari a 1.800 ppm (parti per milione). Una sostanza narcotizzante agisce però sull'organismo umano a concentrazioni estremamente inferiori, ad esempio l'etere agisce a sole 500 ppm, il che significa che se anche il sensore fosse in grado di rilevare l'Etere con la stessa sensibilità che ha per il Metano (e non è detto che l'abbia), scatterebbe quando ormai è troppo tardi !!!

Una prima semplice regola per scegliere il sensore più efficace è quella di  

"Dubitare dei prodotti che non dichiarano":

  • Una lista di sostanze a cui certamente reagiscono
  • A quale soglia reagiscono
  • Chi è il produttore

Alla prossima ... 

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