lunedì 5 dicembre 2011

Quale è la differenza tra Sicurezza Passiva e Sicurezza Attiva ?

Ovviamente rimaniamo nell'ambito dell'antintrusione, o antifurti.

Per "Sicurezza Passiva" si intendono tutti quei dispositivi o accorgimenti che tendono ad "impedire" o "rallentare" l'intrusione di un malintenzionato o l'asportazione di un bene. Ne sono esempi molto chiari:
- Portoni e porte blindate 
- Recinzioni
- Inferriate applicate agli infissi
- Serrature corazzate e/o codificate
- Casseforti e caveaux



In pratica ogni dispositivo che tende a proteggere senza però poter prendere, autonomamente, nessuna iniziativa.



Qualsiasi dispositivo di sicurezza passiva, per definizione, non è mai ingrado di "impedire" l'ingresso, l'effrazione, l'asporto ecc.., ma solo di "rallentarlo".

(Parentesi aperta e chiusa, se non mi passa la febbre impiegherò giorni a scrivere questo post)

Non esiste infatti la chiusura impenetrabile, è sempre e solo questione di "mezzi" a disposizione e di "tempo": Potrebbero volerci giorni, settimane, perfino mesi o anni, ma qualsiasi protezione passiva può essere superata.
La "Sicurezza attiva" viene invece effettuata da dispositivi che "compiono delle azioni".
L'esempio più classico, e se vogliamo anche più banale, è costituito dall'impianto di antifurto. Infatti, alla rilevazione di una condizione di allarme, l'impianto è in grado di effettuare alcune operazioni:








  • Far suonare una o più sirene
  • Accendere delle luci
  • Chiamare dei numeri telefonici
  • Inviare degli SMS
  • Altre possibili attivazioni di dispositivi elettrici.

... ed un impianto di videosorveglianza ???

In realtà un sistema di videosorveglianza, cioè un insieme di telecamere che controllano un'area sensibile associate ad un dispositivo per la registrazione delle immagini, è di difficile collocazione. Perché ?

In primis perchè non si può definire un sistema di sicurezza passivo, in quanto in genere non impedisce né rallenta un'eventuale intrusione o effrazione, se non per un solo particolare aspetto, quello della "deterrenza".
Infatti, se l'impianto è ben visibile, in alcuni casi, più che impedire può "scoraggiare" l'eventuale malintenzionato occasionale.



(Esempio di sistema di deterrenza)






Non si può neanche definire semplicemente un dispositivo di sicurezza attiva, perché oltre che registrare delle immagini, non compie in genere altre "azioni".
Allora è inutile ??
Assolutamente NO, anzi spesso è prezioso, ma va utilizzato con intelligenza:

L'utilizzo principe consiste nell'affiancarlo ad un buon impianto di antifurto, ed il motivo è facilmente immaginabile.
Supponiamo che siate in vacanza, qualcuno o qualcosa fa scattare l'antifurto della casa che avete lasciato in città, suonano sirene, vi arrivano SMS, telefonate ed altro, che fate ??? Tornate a vedere ? Chiamate il vicino (se non è anche lui in vacanza) ? Chiamate un parente (se non è anche lui in vacanza) ? Chiamate le forze dell'ordine ?
Meglio sarebbe poter vedere cosa veramente sta succedendo a casa vostra, e questa funzione appartiene ormai da qualche anno a qualsiasi impianto moderno di videosorveglianza. Potete farlo da un PC, se è a portata di mano, o da un Tablet, o da un telefonino, meglio se Smartphone.
Infine l'utilità di un impianto di videosorveglianza si rivela "post-evento" per l'eventuale riconoscimento degli autori dell'intrusione, o per la visione di episodi "precedenti", come atteggiamenti sospetti ecc.

Ovviamente la possibilità di poter "dare uno sguardo" da remoto alle telecamere installate nella propria abitazione o attività, contribuisce ad indurre un senso di "maggiore tranquillità", ... e non è poco !!!

Alla prossima
Saverio Piccirillo

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